Maratoneti ultra novantenni, perchè ci riescono?
Come sono possibili certe performance a età avanzatissime?
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Maratoneti ultra novantenni, perchè ci riescono? Ad una età cui pochi ci arrivano, e chi ci arriva in genere è privo di mobilità sufficiente, alcuni uomini riescono a correre una maratona, come si spiega?
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La maratona in cosa consiste esattamente?
In pratica è una competizione ove gli atleti devono correre sulla distanza di 42,195 km,e fu immessa per la prima volta nelle olimpiadi nell'anno 1986.Come performance è durissima perché davvero correre per oltre 42 chilometri, per un essere umano è una sfida anche solo portarla a termine. Se poi pensiamo che i maratoneti di elite corrono questa distanza in tempi incredibili, ( il record el mondo è di due ore e 35 dsecondi) con un passo al chilometro che si aggira sui due minuti e cinquanta, alla velocità di 21 chilometro, allora capirete perché questi uomini sono eccezionali.
Quando iniziano a decrescere le prestazioni di un maratoneta?
Alcuni studi hanno dimostrato che tra i 40 e i 70 anni, i podisti maratoneti perdono velocità ad un ritmo di circa l'uno per cento ogni anno. Quando i corridori si avvicinano agli 80 anni, la prestazione cala di circa l'1,5 per cento, e tra i 90 e i 95 anni, quesa perdita accellera sino al a due o tre per cento.Ovviamente questi dati sono di natura statistica e ogni caso è diverso. Molto dipende dal potenziale genetico, dallo stile di vita e dalle condizioni ambientali e socilai, fattori ove intervenire per modificarli al meglio, non sempre è possibile.
I maratoneti di 90 anni che corrono sono fortunati genticamente?
Certamente si. Bisogna tenere conto che se un uomo arriva a quella età, è praticamente immune o quasi dalle tre grandi malattie della nostra civiltà moderna,ovvero i tumori, le malattie cardiocircolatrorie e il diabete di tipo 2 o senile, che falcidiano gli esseri umani, molto prima che l'organismo sia arrivato alla fine in modo naturale, diciamo spegnendosi. E questo spiega perché l'aspettativa di vita media è intormo agli 80 anni, sebbene il potenziale massimo umano sia di oltre 120 anni.
Correre a lungo previene il decadimento senile?
Entro certi limiti si, ma paradossalmente correre troppo accellera dei fenomeni tipici dell'invecchiamento quali la sarcopenia (perdita di massa magra), l'osteoporosi, la forza muscolare, e altri meno noti. Inoltre correre troppo usura seriamente le articolazioni e i tessuti connettivi, e gli ormoni dello stress come il cortioslo si alzano troppo e spesso in modo cronico. L'apparato cardiovascolare e il cuore stesso in particolare, sebbene si abitua a lavorare sempre ad alti regimi, non sempre è benefico e possono sorgere problemi cardiaci, non raramente infarti sul campo.
L'aspetto estetico di chi corre molto è tipico?
Si è tipico e lo distingue da atleti di altri sport. L'aspetto più frequente di un maratoneta che corre regolarmente è quello di un uomo molto magro, con braccia, spalle e torace con muscolatura minimale. Le gambe sono certamente toniche ma molto magre e anche in questo caso molto consumate muscolarmente parlando. esteticamente non è un aspetto piacevole a mio avviso, ma capisco che ognuno ha i suoi ideali fisici. Va anche detto che un maratoneta è costretto a mangiare grosse quantità di carboidrati come pasta o riso, e questo sebbene il lavoro fisico sia molto alto, non è comunque benefico. Questo modo di mangiare espone il maratoneta in caso di sospensione della attività ad accumulo di grasso corporeo soprattutto a livello addominale. A livello cardiaco non è scontato che correre molto porta benefici,anzi se si esagera possono sorgere problemi e non raramente sono avvenuti infarti sul campo in uomini non più giovani.
Un maratoneta puà adottare strategie per arrivare a età avanzate al massimo del suo potenziale?
La risposta è positiva, ma occorre lavorare su vari parametri che vanno controcorrente. La prima cosa da fare è potenziale l'anabolismo muscolare e la forza dell'intero corpo, ovviamente gambe comprese. Come? Semplicemente allenandosi in palestra con una scheda di allenamento logica ed efficace. Non si tratta di diventare grossi e pesanti, cosa peraltro molto difficile anche impegnandosi a fondo, ma evitare che la muscolatura del corpo e le ossa, si deteriorano con l'età, cosa che la corsa come già detto non può evitare in nessun modo. Poi occorre mangiare una adeguata quantità proteica oltre che di carboidrati per cercare di tenere quanto più possibile il bilancio azotato nelle 24 ore. Infine una adeguata e massiccia integrazione specifica, puà fare moltissimo per rallentare e invertire certi processi tipici della senescenza.
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